- Elezioni Europee alle porte, o meglio elezioni del parlamento europeo: cioè? Quando ci sono le politiche, si sa che si va a scegliere la maggioranza che guiderà il paese, che dovrebbe esprimere il governo, e i parlamentari che faranno le leggi. Alle europee cosa si sta votando, invece?
- Nella percezione comune nel Parlamento europeo, è un luogo di grandi discussioni e mozioni idealistiche, ma alla fine decidono tutto la Commissione europea e il Consiglio europeo. È una percezione corretta? Quanto c’è di vero in questa percezione?
- Spesso i governi nazionali di fronte all’opinione pubblica interna si rifugiano nel “ce lo chiede l’Europa”. Cos’è che ci può chiedere davvero l’Europa? Cosa si intende per “Europa” e che poteri ha? In soldoni: chi decide cosa, in Europa?
- Alle elezioni europee l'affluenza è decisamente minore rispetto alle politiche. Perché? Fuori dall’Italia è così?
- Qual è il punto debole delle istituzioni europee oggi? Auspica un qualche tipo di riforma?
- Considerato il periodo di conflitti internazionali, ciclicamente si parla di esercito europeo. È un’ipotesi fattibile/auspicabile?
A pochi giorni dalla chiamata alle urne dell'8 e 9 giugno ne parliamo con Fabio Franchino, docente di Scienza politica alla Statale di Milano ed esperto di governance e istituzioni europee. È suo il libro "The Powers of the Union: Delegation in the EU" per Cambridge University Press. In 5 minuti o poco più, con le interviste di NaspRead! (Per l'occasione, in versione XL).
Intervista e montaggio: Giulia Riva