Link all'articolo scientifico: Burelli, C. (2023). No Virtue Like Resilience: Machiavelli’s Realistic Justification of Democracy. Political Studies, 0(0).
Se Roma fosse stata una monarchia, sarebbe stata distrutta da Cartagine. Questa è l'intuizione folgorante di Machiavelli. L'autore ci racconta una storia per spiegarci perché le democrazie sembrano essere sempre in preda a crisi insuperabili e, tuttavia, riescono per lo più a sopravvivere. Machiavelli descrive come la resilienza, piuttosto che la stabilità, sia la vera forza delle democrazie.
Immaginate: Annibale ha varcato le Alpi con i suoi elefanti da guerra, invadendo l'Italia. La Repubblica romana, in difficoltà, decide di affidarsi a Fabio Massimo, conosciuto come "il temporeggiatore" per il suo carattere cauto e strategico. Fabio era l'uomo giusto per guidare una resistenza basata sulla guerriglia e sulla difensiva, evitando lo scontro diretto con le forze di Annibale, logorando gradualmente il nemico. Tuttavia, quando arriva il momento di contrattaccare, Fabio non è disposto a prendere l'iniziativa, frenato dalla sua cautela.
A questo punto, la Repubblica romana prende una decisione cruciale: rimuove Fabio dal comando e nomina Scipione, il quale ha un carattere completamente opposto, audace e determinato, ideale per guidare un contrattacco decisivo. Scipione riesce a sconfiggere Annibale, salvando Roma.
Machiavelli conclude che se Fabio fosse stato un re, Roma avrebbe perso la guerra. In una monarchia, la flessibilità nel cambiare leadership in base alle necessità contingenti è limitata. Solo in una Repubblica è possibile selezionare leader con caratteristiche diverse, a seconda delle esigenze del momento. Questo continuo avvicendamento di leadership è la chiave della resilienza democratica.
Infatti, le democrazie possono sembrare instabili o "schizofreniche", con cambi di potere e politiche che danno l'impressione di fragilità, come il passaggio da Obama a Trump e poi a Biden negli Stati Uniti. Tuttavia, questi cambiamenti rappresentano una forza: permettono alle democrazie di adattarsi rapidamente a nuove sfide.
La resilienza, non la stabilità, è il vero valore delle istituzioni democratiche. Esse riescono ad assorbire gli shock esterni e interni, adattando le proprie strutture senza rinunciare alle loro funzioni principali. Al contrario, i regimi autoritari possono apparire stabili, ma mancano della capacità di adattarsi quando sono costretti a cambiare radicalmente strategia.
Guardiamo al Covid. All’inizio la Cina è stata lodata dall’Oms per la sua capacità di chiudere tutti in casa. Quella era al momento la strategia corretta e la Cina l’ha dispiegata in modo incredibilmente efficiente. Nel momento in cui la strategia migliore è diventata la vaccinazione di massa, è stata lenta e inefficace, intestardendosi sui lockdown.
Machiavelli ci offre quindi una lezione attuale: sebbene il caos democratico possa sembrare spaventoso, è proprio questa capacità di cambiare che permette alle democrazie di sopravvivere e prosperare di fronte a crisi che altri regimi non riuscirebbero a gestire. La flessibilità di adattarsi a contesti mutevoli è ciò che rende le democrazie resilienti e, alla fine, più durature.